Manduria città dei messapi
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Situata nel Salento settentrionale ed equidistante da Taranto, Lecce e Brindisi, Manduria è il mio paese di nascita e di residenza.
Città fondata dai Messapi, primo popolo che si insediò nel salento proveniente dalla Illiria ( oggi corrispondente all’ Albania, Montenegro e Dalmazia), con un passato degno di nota del quale ne abbiamo le testimonianze tra reperti, necropoli e mura di cinta.
Manduria è conosciuta sia nel territorio nazionale che internazionale per la produzione del vino primitivo. Le prime piantagioni di vite pare siano state portate in Puglia dagli Illiri trovando in salento il clima ed il terreno adatto.
Manduria dista circa 10 km dalla costa e oserei dire dal mare più bello che abbia mai visto: cristallino, dai bassi fondali e da una sabbia sottile come farina!
Nel mare sfocia il fiume Chidro, il più importante fiume del Salento che oltre ad essere un Sito di Importanza Comunitaria è compreso nella “Riserva Naturale Orientata del Litorale Tarantino Orientale”.
La località balneare, frazione di Manduria è S.Pietro in Bevagna.
Spiaggia bianca con dune, meno conosciuta rispetto a quelle più famose di Gallipoli, Otranto, Torre dell’Orso, le Maldive del Salento e la stessa Porto Cesareo, ma nulla da invidiare!
Sul’origine della località circola una leggenda legata al’apostolo Pietro che durante un viaggio per mare, colto da una brutta tempesta, naufragò sulle coste ioniche della località precisamente dove oggi sorge la chiesetta al centro del paese.
Nel fondale di S.Pietro in Bevagna si trovano i sarcofagi: il più grande giacimento archeologico sottomarino di questa zona.
Le grandi vasche giacciono in fondo al mare, a circa 6 m di profondità, a poca distanza dalla costa a circa 100 m dalla foce del fiume Chidro. Sono 23 opere colossali, pesantissime, in marmo, inabissatesi nel III sec. d.C. , con la nave lapidaria che le trasportava a Roma.
Facente sempre parte della marina di Manduria è l’oasi protetta della Salina Monaci a nord di Torre Colimena. Habitat ideale di numerosi uccelli acquatici e nel mese di maggio i fenicotteri rosa.
Il centro storico di Manduria
Tra i monumenti principali che si trovano in questa area vi sono la cattedrale (meglio conosciuta come chiesa Madre) costruita tra il XV e XVI secolo. Famoso il magnifico grande rosone gotico/rinascimentale intagliato in pietra dura locale ( foto di copertina).
La chiesa è maestosa ed articolata in 5 navate. Annesso all’edifìcio sacro vi è il Campanile a pianta quadrata ed è diviso in cinque piani sovrapposti da una cornice.
Di fronte la chiesa madre vi è l’ingresso al ghetto ebraico . Di epoca medievale è caratterizzato da strade strette e case piccole alle quali si accede da alti gradini in tufo bianco.
Sempre nel centro storico possiamo ammirare la torre dell’orologio, realizzata alla fine del XIX secolo nel quartiere chiamato Porticella.
Passeggiando noterete molti palazzi antichi di proprietà dei nobili dell’epoca.
A Manduria ci sono molte chiese e conventi. Alcuni di essi possono essere visitati solo in determinate occasioni.
- Convento delle Servite: ora sede del Museo Civico è dedicato alla memoria del periodo tra la Prima e Seconda Guerra Mondiale.
- Monastero delle Clarisse: abitato dalle suore di clausura, in occasione della festa di Santa Chiara ( 11 agosto) la chiesa viene aperta ai fedeli per la Santa messa.
- Monastero delle Benedettine: la chiesa è visitabile su prenotazione al seguente numero: 099/9711369. Il convento non è visitabile perché su di esso vige il vincolo della clausura.
- Chiesa e chiostro di San Francesco: sempre visitabili.
La fede religiosa è rappresentata anche dal monumento sito a Piazza Vittorio Emanuele: Il Calvario.
È un monumento realizzato nella seconda metà del XIX secolo dal laico professor Giuseppe Renato Greco.
Si tratta di una rappresentazione di alcune scene della Passione di Cristo, unica nel suo genere perché realizzata con un gran numero di conchiglie e cocci di ceramica di varie epoche e colori.
Piazza Garibaldi è il centro della città e oltre alla chiesa dedicata alla Madonna del Carmine, padroneggia il castello medievale poi concepita come residenza principesca di don Michele III Imperiali, feudatario di Casalnuovo.
Di fronte al Palazzo Imperiali vi è il Municipio, sede della Biblioteca comunale Marco Gatti fondata nel 1898. Vanta oltre 30.000 tra volumi ed opuscoli, 9 incunaboli, 187 manoscritti e numerose edizioni cinquecentine.
Da piazza Garibaldi percorrendo via xx settembre troviamo la Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli, tipicamente barocca e costruita tra la metà del ‘600 e l’inizio del ‘700. Da notare la cupola decorata con maioliche colorate.
A seguire troviamo l’Arco di Sant’Angelo, porta di accesso alla città.
Struttura innalzata per onorare la Madonna che nel ‘600 avrebbe salvato la popolazione dell’allora Casalnuovo dai frequenti fulmini legati ad eventi metereologici estremi che si presentarono in quel periodo.
Manduria continua a stupire grazie al parco archeologico delle mura messapiche.
Nel parco archeologico troviamo le mura megalitiche, una necropoli con circa 1200 tombe, il Fonte Pliniano, l’ipogeo di San Pietro Mandurino.
Il fonte Pliniano prende il nome da Plinio il Vecchio che descrisse il fonte nella sua Historia Naturalis.
È una grande caverna naturale di 18 metri di diamentro e 8 metri d’altezza, accessibile da una scala a due rampe, con 20 gradini, scavata anticamente nella roccia.
La cripta ipogea del VIII sec. di San Pietro Mandurino è accessibile da una scala interna, presenta una serie di affreschi raffiguranti santi eremiti venerati dai monaci Basiliani.