Souvenir mania, ma perchè li compriamo?

 Souvenir mania? Dalle calamite alle tazze, oggetti per la casa (in miniatura ovviamente) o personali.

 

 

Il souvenir col passare del tempo si è adattato al bagaglio consentito dalle compagnie aeree diventando piccolo,  sempre più piccolo e ancora più inutile.

Eppure tuffarmi in mezzo a bancarelle che all’apparenza sembrano tutte uguali  in zone non centrali,  perchè si sa che al centro è tutto più costoso,   per magia mi catapulta  in ambienti particolarissimi  gestiti da gente del posto che tra una chiacchiera e l’altra raccontano i retroscena di una città che per te è solo turistica descrivendola in maniera del tutto diversa.

 

Questo è l’ingresso di una bottega a Malta, una stanza costruita nella pietra: un contrasto di odori e colori di oggetti appesi ovunque.

 

Mentre  si chiacchiera è solito  prendere  in mano gli oggetti, scrutarli quasi a dover  cercare chissà quale particolarità, ma inconsciamente sappiamo che sarà la solita stupidaggine che compreremo  sperando  però che sia  il meno stupida possibile!

Poi ci sono le vetrine che ti catturano, quelle belle, allestite con arte in ogni dettaglio: centrini ricamati, tele, cristalli luccicanti, ceramiche lucide, bigiotteria in filigrana e le vetrine per eccellenza al cui cospetto si rimane folgorati che a mio avviso sono quelle natalizie!

 

 

Souvenir mania anche di oggetti un pò sopra le righe come ad esempio questi cioccolatini dalle forme molto particolari come quelle della foto di copertina, eravamo ad Amsterdam in negozio di cioccolatini.

Si passeggia entrando nell’altro negozio, un nuovo commesso, ma la stessa oggettistica del negozio precedente! E quindi si va subito al sodo chiedendo il prezzo che alla fine è l’unica molla che fa scattare l’acquisto!

Generalmente l’acquisto dei souvenir lo lascio per l’ultima sera prima di partire.

Senza mettermi fretta passando da un negozio all’altro fino a che non ce ne sono più. Lo faccio solo in vacanza, in quanto odio andare ai mercati, ma qui ha un sapore diverso!

Ma poi vi chiederete: alla fine quale souvenir compri?

Quando alla fine di tutto,  ho inserito immagini, prezzi e sentimento nel mio computer portatile (cervello),  come una slot machine elabora l’immagine dell’oggetto vincitore che il più delle volte è sempre e solo la solita cianfrusaglia, stupida  al costo di 1 euro che compro senza saperne mai il motivo reale: la calamita!

 

 

 

 

Annalisa classe ‘77, salentina doc. Lavoro per un’azienda pubblica. Mamma e moglie sopra le righe.

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