Tra natura e fede Praia a Mare è un piccolo e grazioso comune della provincia di Cosenza, adagiato lungo le spiagge incastonate tra il corso del fiume Noce (che a nord segna il confine con la Basilicata) ed il contrafforte roccioso oltre la pianura alluvionale del fiume Lao.
Sorto originariamente come un piccolo ma popoloso villaggio di pescatori e contadini, oggi Praia è una delle mete turistiche più ambite e ben organizzate della Calabria.
Da vedere, con una gita in barca della durata di una mezz’ora, l’Isola di Dino, il tour prevede la navigazione intorno all’isola e la vista interna della Grotta Azzurra e della Grotta del Leone, così chiamata per via di uno scoglio che assomiglia ad un leone sdraiato.
Partenze dalla spiaggia antistante l’isola.
Altro luogo degno di essere visitato è il Santuario della Madonna della Grotta
Posto all’interno di tre cavità rocciose a circa 90 mt. sul livello del mare, maestoso, primitivo e infinitamente tranquillo: luogo ideale per instaurare un dialogo intimo e personale con Dio.
Alla Chiesa si accede per mezzo di un lungo selciato pavimentato con ciottoli di mare.
Arrivati in cima si incontra la prima grotta che costituisce l’ingresso della chiesa, qui si trova una roccia dove nel lontano 1326 venne deposta la statua della Madonna (leggenda narra provenisse da una nave venuta dall’Oriente e poi sia stata rinvenuta da un pastorello del luogo).
Salendo alcuni gradini si accede alle seconda grotta, la più grande, al centro c’è un altare con una cappellina dedicata alla Madonna della neve, e un pozzo che raccoglie l’acqua che gocciola perennemente dal soffitto.
Ci sono anche i resti di alcune tombe, infatti le chiese nell’antichità erano comunemente utilizzate come luoghi di sepoltura. La terza e ultima grotta ospita la cappella con la statua della Madonna illuminata da un’apertura naturale luogo davvero suggestivo!
Uscendo dalla grotta tra alberi di gelsi, ulivi e fichi d’india si arriva ad un belvedere che offre una veduta molto bella dell’Isola Dino e permette di scorgere l’intero Golfo di Policastro.
Proprio qui vicino sorge il campanile che si erge sulla casa canonica e risale alla fine del XVIII secolo. Interessante la storia delle campane: una risalente al 1789 è stata fusa nel 1984 e poi ricollocata al suo posto, un’altra invece proviene da un piroscafo affondato nel 1917 al largo dell’Isola Dino.
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