Da Trapani ad Erice in funivia per godere di un panorama superlativo.
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La funivia lenta che sale ad un’altezza di circa 700 mt in circa 20 minuti al costo di 9 euro a/r, è sicuramente il miglior mezzo per arrivare ad Erice, la vista panoramica sulla città di Trapani e le isole Egadi al largo sembrano un dipinto ad olio.
Bando ogni articolo su consigli vari, secondo voi un gruppo di donne dalla testa dura, ma in fondo delle gran romantiche cosa decidono di fare?
Erice in funivia al tramonto
La scena cambia: dalla calda e barocca Sicilia ci troviamo in un borgo tipico medievale collocato sull’omonimo monte Erice. Un caldo agosto, una palla di fuoco che volgeva al tramonto e noi pronti all’interno della cabina che da Trapani ci portava sul monte Erice.
Una natura arida quasi marziana. La terra color oro, calda ed accogliente.
Cosa vedere ad Erice.
Arrivati nel borgo, Erice è una vera sorpresa, un paese letteralmente costruito nella pietra con viuzze lastricate che si affacciano in piazze, chiese e balconi sul mare. L’aria frizzantina anche in pieno agosto!
Si dice che qui si possono ammirare i tramonti più belli d’Italia e noi di sera ci siam venuti apposta confermando che il sole sembra quasi di toccarlo!
L’ingresso ad Erice si fa attraverso la Porta di Trapani e frontale ad essa si trova il Duomo.
La chiesa matrice fu costruita da Federico d’Aragona nel 1300 affiancata da una torre campanaria che fungeva anche da vedetta.
Per visitare Erice si ha bisogno di una cartina?
Non si ha bisogno di cartina, la strada principale porta in piazza e passeggiando oltre ai vicoletti si incontrano chiese ed angoli molto suggestivi.
Le luci soffuse, le case in pietra, la precisione quasi maniacale della pavimentazione lavica e la completa assenza di macchine vi faranno sentire in un posto lontano e che non ha nulla a che vedere con la Sicilia più caotica e meno rigorosa.
Gli oggetti tipici e l’artigianato locale
L’appartenenza all’ isola è dato dai colori delle ceramiche e dall’artigianato locale come i trappite, tappeti coloratissimi frutto di un’antichissima tradizione a telaio.
La piazza principale è dedicata ad Umberto I, qui si trova il Palazzo Municipale con al suo interno il museo civico e la biblioteca comunale.
Ristoranti e pasticcerie ovunque, profumi inebrianti e la certezza che qui la cucina non ha eguali.
Dove mangiare a Erice?
Decidiamo di cenare al ristorante LA PRIMA DEA. Scelto per caso ma compiaciuti nell’averlo scoperto. Ordinato un cous cous direi superlativo, del carpaccio di pesce spada e infine offerti dalla casa le genovesi, il dolce tipico della zona!
In estate Erice è accogliente e turistica, in inverno come ci raccontavano assume un aspetto fiabesco e surreale: il paese è quasi deserto, freddo tagliente e spesso con nebbia, insomma l’altra faccia della Sicilia!