Vignette divertenti sulla quarantena , un modo per sdrammatizzare una situazione abbastanza critica!
Ve la racconto come una storia divertente, l’ironia è il sale della vita!
Era un anno come tanti altri appena iniziato e si scherzava sul fatto che non sarebbe stato fortunato dato che era bisestile (nelle credenze comuni si dice che l’anno bisesto è un anno funesto), ma non si immaginava certo cosa sarebbe potuto succedere.
Fu dichiarata pandemia per un virus al quale si diede il nome COVID 19.
Come è nato il Covid19
Scappò dall’ala di un pipistrello per rifugiarsi nel polmone di un povero essere umano che a sua volta lo trasmise ad altre persone e poi altre e poi altre fino ad arrivare anche negli angoli più sperduti della terra procurando sofferenza, morte e paura.
Correva l’ anno 2020.
Noi tutti eravamo chiusi in casa, capimmo cosa fosse la quarantena..Unica concessione era andare a fare la spesa.
Chi poteva lavorava in smart working, la scuola era in dad ( didattica a distanza) e si studia grazie ad app formidabili.
La giornata iniziava a rallentatore, da fuori la finestra non si sentivano rumori ed era bello sapere di poter dormire qualche minuto in più.
In quel periodo tutte le donne si sono dedicate alla cucina diventando bravissime cuoche: si sfornavano dolci e pizze, si friggeva e la casa profumava finalmente di cucina!
Per un breve periodo avevamo anche il piacere di rimanere in pigiama, senza trucco e con i capelli in disordine, ma dopo un po’ lo specchio ci regalò l’immagine di un’altra persona: brutta, sciatta e trascurata.
E no, noi non siamo così e quindi ricominciammo a vestirci, truccarci un po’ e fare il colore ai capelli scoprendo il piacere delle video chiamate, ma la realtà rivelò anche che il jeans dopo 20 giorni non entrava più.
Arrivo’ quindi il momento di organizzare a casa l’angolo palestra per seguire tutorial e fare ginnastica.
Poi venne il momento della lettura e del fai da te, sembrava essere tornati indietro di 40 anni!
La sera però era il momento più brutto quando riuniti ad ascoltare il telegiornale ci rendevamo conto della situazione che diventava sempre più grave seppur con la quarantena rispettata.
Morti e malati nell’ordine dei 1000 al giorno in Italia e nel mondo, gente con serie difficoltà economiche, popolazioni con problemi sanitari gravissimi e noi li come spettatori e protagonisti di un film tragico.
La terra però ringraziava: l’inquinamento atmosferico diminuiva, il mare si riempiva di pesci, nei boschi gironzolavano animali che fino a poco tempo fa per timore dell’uomo si nascondevano. Sembrava che ognuno si riprendesse i propri spazi.
Anche il governo faceva cose mai viste! Organizzava reparti ospedalieri in tempi record e assumeva personale.
La maggior parte della gente divenne più coscienziosa ed altruista anche se non mancavano i ” furbetti di quartiere” che ignoravano l’obbligo di quarantena.
Facebook, Whatsapp e tutti i canali social divennero una valvola di sfogo per grandi e piccini: si condividevano notizie interessanti, ma anche bufale di ogni tipo.
I gruppi Whatsapp erano il modo per rimanere in contatto con gli amici, si prendeva il caffè virtuale insieme facendo due chiacchiere.
I giorni erano tutti uguali senza differenze tra il lunedì ed il sabato, tra martedì e domenica.
Fuori dalla finestra il sole iniziava a scaldare, i fiori di pesco sbocciare e la primavera colorava i giardini.
Come è finita poi? Non lo so in realtà! Non siamo in quarantena, sono trascorsi quasi due anni, ci sono i vaccini, ci sono le varianti del virus, ci sono i contagi, ci sono i no vax, si esce con la mascherina sempre, c’è il green pass che ti permette di lavorare e andare in luoghi chiusi o viaggiare.
Le vignette sulla quarantena mi hanno tenuto su di morale per questi lunghi mesi: è un modo bellissimo per raccontare quello che abbiamo vissuto!